La quarta edizione del Riaperture Festival vi aspetta dal 25 al 27 settembre e dal 2 al 4 ottobre 2020: in programma mostre, workshop, letture portfolio, incontri e tanto altro. Ferrara aprirà alla fotografia luoghi nascosti, dimenticati, segreti. Per finire dietro casa, in giro per il mondo, per perdersi dentro e fuori di sé.

Il tema della quarta edizione è ‘Errante’. Il festival che è capace di farci percorre le strade e le piazze della città di Ferrara, solo per raggiungere la tappa successiva, il prossimo edificio riaperto, le prossime mostre; vuole sfidare sé stesso, portandoci ad errare verso un percorso fotografico complesso, mai definitivo, ma che possiede, nell’andare apparentemente senza un tracciato predeterminato, verso un obiettivo che è indagare e scoprire. Indagare e scoprire i luoghi e le storie, le realtà e le immaginazioni, le persone e gli edifici, le domande e le risposte, le illusioni e le certezze.

Errare è andare verso, ma anche sbagliare in questo percorrere verso, è un errore che ti fa cambiare strada o strategia, ma difficilmente approdo finale nella complessità della convinzione. Il festival vorrà essere tutto questo, andare fino all’obiettivo, attraversare mondi e idee, credenze e passioni, malattie e dipendenze, fughe e viaggi, casualità e pianificazione, andare e sbagliare, in un dedalo di possibilità, vie, immagini e spazi.

Tra le mostre in programma anche “Mirella” di Fausto Podavini.

Mirella è la storia di una donna, di una ragazza, di una madre, di una moglie di una nonna. Mirella ha 71 anni e alle sue spalle 43 anni vissuti insieme all’unica persona che abbia mai amato. 43 anni di condivisione, di difficoltà superate insieme, di sorrisi e di momenti belli; una famiglia, una casa, valori trasmessi. Negli ultimi 6 anni, qualcosa è cambiato; Mirella si è ritrovata a lottare contro il morbo dell’Alzheimer che ha investito la vita del marito. Ma oltre a quello ha investito la sua di vita. Cosa può esserci di più doloroso, di non essere più riconosciuti dalla persona che si ama e con la quale si è condivisa una vita? Mirella è la storia dell’amore di una donna per il proprio marito, ritrovatasi all’improvviso ad affrontare da sola la più grande difficoltà mai vissuta, fatta di speranze e incredulità, angoscia e rassegnazione, dolore e impotenza; fino al giorno del distacco, avvenuto con immenso dolore ma tra le pareti di casa.

Un lavoro che racconta una condizione e una malattia comune a tantissime famiglie nel mondo; indipendentemente dal ceto sociale, dal paese di origine, dall’età: l’Alzheimer. Dalle statistiche riportate nel rapporto annuale sull’Alzheimer, i dati di persone affette da demenza senile, sono destinati a raddoppiare nei prossimi 20 anni. La malattia continua a essere sottovalutata e le risorse dedicate alla cura, ai servizi, all’assistenza e alla ricerca sono del tutto insufficienti. Il mondo sa ancora poco di questa malattia e la scarsa conoscenza diventa un fardello che grava sulle famiglie e su coloro che forniscono assistenza i quali, spesso, non hanno alcuna comprensione di quello che sta accadendo ai loro cari.

 

Per maggiori informazioni ti invitiamo a visitare il sito del Festival.