Inaugurerà il 28 settembre la mostra di Fausto Podavini al FolloWme Festival di Follonica, “I’m la Karl du Pigné”. Incontro con l’autore e Stefano Mastropaolo del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli.

Performance con le Drag Queen in collaborazione con Cantiere Cultura

“La Karl è quella parte di me che rappresenta il completamento di Andrea, così come Andrea non può prescindere dalla Karl.

Con questa frase Andrea Belardicurti, in arte La Karl du Pigné, definisce sé stesso.

Ironica e acuta la Karl, timido e schivo Andrea. Due stili diversi, interdipendenti e complementari l’uno con l’altro anche nelle battaglie di difesa dei diritti delle persone LGBT.

Drag Queen un termine inglese che definisce attori o cantanti che si esibiscono in imitazioni, cabaret e balli, indossando trucco e abiti femminili. Non è un semplice travestimento e non indica necessariamente un orientamento di genere verso persone dello stesso sesso, in gioco è però sempre l’esplorazione artistica della propria identità capace di accettare e sviluppare le parti diverse di sé.

Andrea già dalla fine degli anni ‘80 è entrato come socio del Circolo di Cultura omosessuale Mario Mieli, che prende il suo nome dallo scrittore attivista omosessuale deceduto nel 1983, divenendo promotore di una cultura per la difesa dei diritti della persona e della sua libertà di essere. All’interno dell’associazione Mario Mieli, Andrea ha lottato, con professionalità e competenza, per l’affermazione di una sessualità e un’identità di genere scelta, mentre La Karl ha portato, con il suo charme da star, alla visibilità del grande pubblico questi stessi valori.

Fare la Drag richiede competenza e abilità artistica, così come cultura e personalità spiccata: gli spettacoli non sono mera provocazione ed esibizione burlesca, bensì rappresentazione dell’eccesso per veicolare messaggi ben consolidati di libertà di espressione e divertimento di essere, anche rompendo le aspettative sociali.
Secondo questa prospettiva la Drag Queen diviene un’icona di affermazione dei diritti omosessuali.

Il debutto della Karl è avvenuto in una delle serate romane gay, lesbiche e trans più famose d’Italia chiamate “Muccaassassina”, per continuare poi con spettacoli in piccoli locali o ristoranti fino alle rappresentazioni teatrali.

Drag Queen è una parola che Andrea ha associato ad equilibrio tra la sua parte maschile e quella femminile, perché il travestirsi gli permetteva di realizzare quella parte femminile che altrimenti sarebbe rimasta inespressa. Andrea definiva sé stesso come l’unione di due corpi, La Karl e Andrea, con un unico modo di pensare e vivere.

Il fotoreporter Fausto Podavini ha conosciuto Andrea Berardicurtui nel 2010. Inizialmente voleva raccontare il mondo delle Drag Queen, ma conoscendolo ha capito che concentrandosi su di lui avrebbe scoperto quel mondo da un punto di vista intimo, politicamente interessante, divertente e fortemente consapevole dei valori di affermazione di un’identità scelta.
Tra Podavini e la Karl è nata un’amicizia caratterizzata da confidenze, confronti e fotografie. L’ultimo scatto di Podavini risale a due mesi prima della morte di Berardicurti, avvenuta il 4 settembre 2018.

Per tutte le info visitare la pagina dell’evento: https://www.facebook.com/events/1270512146479779/